Riapertura delle scuole a settembre: "Una priorità assoluta"

Primo incontro del Tavolo interistituzionale per la Scuola aperta con le Province, la Città metropolitana di Bologna, i Comuni capoluogo e l’Ufficio Scolastico Regionale

“La riapertura della scuola è la nostra priorità, perché senza scuola siamo un Paese miope e senza futuro". Così Paola Salomoni, assessore alla Scuola, Università, Ricerca, Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna ha sottolineato l'importanza dell'avvio del percorso istituzionale per la riapertura da settembre.  L'11 giugno 2020 si è svolto nella sede dell'ente in via Aldo Moro a Bologna il primo incontro del Tavolo interistituzionale per la Scuola aperta, presieduto dall’assessore Salomoni e costituito dai rappresentanti delle Province, della Città metropolitana di Bologna, dei Comuni capoluogo e dal direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Nel corso dell'incontro - cui si è aggiunto anche l'appuntamento con la vice ministra Anna Ascani per discutere di edilizia scolastica e dei 330 milioni stanziati dal Governo - si è parlato degli spazi nella scuola, per ripartire a settembre in sicurezza, con ambienti adeguati e con servizi di trasporto sicuri e accessibili; di una nuova didattica, che tenga conto delle competenze e delle esperienze acquisite anche attraverso le nuove tecnologie digitali durante l’era Covid-19; di un rinnovato rapporto di fiducia fra scuole e territorio.

Il programma di lavoro

Nel corso dell’incontro a Bologna sono stati condivisi gli importanti temi da affrontare nelle prossime settimane per garantire l’apertura della scuola a settembre: in primo luogo gli spazi, partendo dalla situazione fotografata dall’anagrafe dell’edilizia scolastica. Il Tavolo si è dato una settimana di tempo per avere il quadro completo, con tutti i dati aggiornati e una mappatura chiara delle eventuali criticità in base alle linee guida determinate a livello nazionale. L’aggiornamento del data base su edifici e aule delle scuole dell’Emilia-Romagna è infatti indispensabile per poter fare le simulazioni con i diversi “spazi” individuati per operare in sicurezza: spazi della classe e quelli necessari per ogni studente, anche in base all’età.

Gli incontri del Tavolo saranno settimanali per ragionare insieme sulle informazioni del Ministero, progettare e rendere operative le azioni da mettere in campo.Gli incontri serviranno a condividere le linee di azione, garantire una comunicazione unitaria e adeguata alle famiglie, a presidiare le informazioni e mantenere il costante raccordo con il livello nazionale, rispondendo tempestivamente alle criticità. Oltre che a coinvolgere, di volta in volta, i soggetti che possono costruire con le istituzioni un’offerta scolastica ricca, aperta, inclusiva e all’altezza delle aspettative delle famiglie e dei giovani della nostra Regione.

L’obiettivo è condividere e costruire con l’impegno congiunto, nella chiarezza e nel rispetto dei ruoli, “la scuola aperta che vogliamo” per garantire a settembre, oltre a una scuola sicura, anche una ricchezza di offerta, in linea con le esigenze di apprendimento e arricchimento dei saperi dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e in grado di corrispondere alle aspettative delle famiglie, che nelle fasi 1 e 2 dell’emergenza sanitaria hanno svolto un ruolo particolarmente impegnativo, per dare continuità e successo all’esperienza della formazione a distanza. Ciò significa, quindi, mettere a disposizione spazi e strutture, ma anche opportunità educative, formative, culturali per l’arricchimento dell’offerta scolastica.

Il commento

"Abbiamo aperto quasi tutte, se non tutte, le attività economiche, ed è quindi giusto riaprire anche le scuole - ha dichiarato l'assessore Salomoni -. Inizierò presto a visitare le nostre strutture scolastiche per assicurarmi insieme ai sindaci ed ai dirigenti che si riparta davvero in sicurezza a settembre. Mai come in questo momento la scuola deve rafforzare il proprio ruolo educativo, di socializzazione, di inclusione e di apprendimento per i bambini e le bambine, per i ragazzi e le ragazze, e deve essere in grado di coinvolgere e fare partecipare le famiglie, il territorio e le sue varie espressioni. Il percorso verso la scuola aperta che vogliamo - ha concluso l’assessore - deve essere costruito con la partecipazione delle istituzioni, delle autonomie scolastiche e del personale docente, per garantire sicurezza e una nuova didattica integrata”.

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ultima modifica 2020-06-17T13:30:17+01:00
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