La cultura dell'anomalia. L'Italia e gli altri

1/4/11 - Conferenza di D. Sassoon

Relatore dell'incontro

Donald Sassoon, professore di Storia europea comparata presso il Queen Mary College dell'Università di Londra e membro del Centre for the Study of the History of Political Thought presso lo stesso College.

In Italia ha pubblicato: "Cento anni di socialismo. La sinistra nell'Europa occidentale del XX secolo" (Roma 1997); "Il mistero della Gioconda. La storia di un dipinto attraverso le immagini" (Milano 2006); "La cultura degli europei dal 1800 a oggi" (Milano 2008); "Come nasce un dittatore. Le cause del trionfo di Mussolini" (Milano 2010).

“Come in altre nazioni europee – sostiene il professore Donald Sassoon - anche l’Italia è dovuta diventare uno Stato sociale, conseguito e mantenuto sul presupposto che lo sviluppo economico sarebbe stato costante. In Italia fu così per gran parte degli anni cinquanta e buona parte degli anni sessanta. Sviluppo economico e Stato sociale hanno costituito la base per il compromesso non scritto tra gruppi economici dominanti e classe operaia, che ha assicurato un notevole grado di pace sociale in una parte dell’Europa del periodo postbellico. I problemi si profilarono negli anni sessanta e aumentarono negli anni settanta, quando lo sviluppo economico rallentò, quando l’espansione del settore terziario collegato con lo Stato sociale fu sostenuta da un settore industriale in crisi, quando la base finanziaria della spesa pubblica si fece più ristretta causando tendenze inflazionistiche.”

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