Diritto allo studio
La Regione, ai sensi della Legge regionale n. 26 del 2001, sostiene il diritto allo studio scolastico al fine di contrastare il rischio di abbandono scolastico e supportare gli studenti nei percorsi per l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione e del diritto e dovere all'istruzione e formazione.
Negli Indirizzi regionali triennali – i vigenti relativi al triennio 2022-2024 sono stati approvati dall’Assemblea Legislativa con deliberazione n. 80/2022 – sono definiti gli obiettivi prioritari:
- Garantire parità di trattamento e pertanto prevedere su tutto il territorio regionale uniformità nei criteri di concessione dei benefici;
- prevedere che i benefici siano riconosciuti a tutti gli studenti idonei determinando, compatibilmente con le risorse disponibili, l’entità del beneficio in funzione del numero degli aventi diritto, escludendo il ricorso a graduatorie per la concessione dei benefici;
- valorizzare un uso integrato delle diverse risorse disponibili, regionali, nazionali e comunitarie, per garantire una programmazione unitaria di interventi complementari che permetta di ampliare la platea dei beneficiari e la gamma degli interventi, siano questi servizi o benefici economici;
- promuovere la semplificazione e la riduzione dei tempi dei procedimenti di concessione dei benefici e ridurre gli oneri a carico delle famiglie.
La Regione concede benefici, quali borse di studio e contributi per i libri di testo, a favore delle studentesse e degli studenti in difficili condizioni economiche, iscritti ai percorsi di istruzione delle istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo dell’istruzione secondaria o iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionali realizzati dagli istituti professionali o dagli enti di formazione professionale accreditati.
Nello specifico i benefici previsti sono:
- Borse di studio, finanziate sia con risorse statali che regionali, finalizzate a sostenere le spese necessarie alla frequenza scolastica degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del sistema nazionale di istruzione, statali e paritarie;
- contributi per libri di testo, finanziati sia con risorse statali che regionali, iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione, statali e paritarie.
Ogni anno la Giunta regionale, sulla base degli indirizzi triennali, stabilisce i criteri e i requisiti per l’accesso ai benefici e definisce gli importi dei benefici, in funzione del numero degli aventi diritto e delle risorse disponibili, per raggiungere l’obiettivo della massima copertura degli studenti idonei.
Inoltre, la Regione con proprie risorse supporta gli Enti locali nei servizi per il trasporto scolastico, di competenza degli stessi.
Uno sguardo allo studio universitario
La Regione Emilia-Romagna rende concreto il diritto ad accedere ai più alti gradi dell’istruzione, del sapere e delle competenze, soprattutto agli studenti capaci, meritevoli e in difficili situazioni economiche. Garantisce inoltre uniformità di trattamento su tutto il territorio regionale (Legge regionale n. 15 del 2007)
- Decreto legislativo n. 63/2017
Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonchè potenziamento della carta dello studente, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera f), della legge 13 luglio 2015, n. 107. - Delibera Assemblea legislativa n. 80 del 10/05/2022
Indirizzi regionali per il diritto allo studio scolastico triennio 2022-2024, aa.ss.2022/2023, 2023/2024, 2024/2025 ai sensi della L.R. n. 26/2001. - Legge regionale n. 12 del 30/06/2003
Norme per l'uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro. - Legge regionale n. 26 del 08/08/2001
Diritto allo studio ed all'apprendimento per tutta la vita.
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