Istruzione e formazione tecnica superiore-Ifts, approvati 79 corsi
Dal tecnico per la tutela e il risparmio delle risorse idriche ed energetiche agli esperti in diagnosi e riqualificazione energetica degli edifici, promozione enogastronomica del territorio, sviluppo di applicazioni informatiche con soluzioni di Intelligenza artificiale e tanto altro. Sono alcuni dei 79 percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore-Ifts per il 2024-2025 approvati dalla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna con un investimento di oltre 11 milioni di euro del programma Regionale Fse+ a cui potranno partecipare 1.580 persone, giovani e adulti occupati o non occupati.
79 percorsi Ifts
Ogni corso formativo, che dovrà essere avviato entro aprile 2025, ha una durata complessiva di 800 ore. I corsi fanno riferimento a “specializzazioni tecniche superiori” definite a livello nazionale, ma declinate in base alle caratteristiche territoriali dei sistemi produttivi. L’offerta formativa prevede la possibilità di acquisire il titolo anche in apprendistato. Per iscriversi è necessario sostenere e superare una prova di accesso.
Destinatari dei corsi
I percorsi sono rivolti a giovani e adulti con diploma di istruzione secondaria superiore o che sono stati ammessi al quinto anno dei percorsi liceali e a coloro che sono in possesso del diploma professionale di Istruzione e formazione professionale, non occupati o occupati. Possono accedere anche persone in possesso di competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successive all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
Il commento
“Un investimento finalizzato a promuovere lavoro di qualità e rispondere ai fabbisogni di nuove competenze del sistema economico e produttivo, per portare avanti strategie di innovazione e di transizione sostenibile e digitale - ha detto l’assessore regionale a Sviluppo economico e Formazione, Vincenzo Colla -. La Regione rafforza l’investimento in percorsi di formazione terziaria, fondati sulla collaborazione con le imprese, sia sui banchi che sul lavoro, che in questi anni siano in grado di promuovere una crescita sostenibile”.