Contributi per i figli di vittime di incidenti mortali sul lavoro
Contributi per il sostegno socio-educativo, scolastico e formativo
La legge regionale n.6/2008 ha istituito il "Fondo per il sostegno socio-educativo, scolastico e formativo ai figli di vittime di incidenti mortali sul lavoro". Per attuare la legge la Giunta regionale ha definito i criteri e le modalità per l'accesso al fondo e per l'erogazione dei contributi a partire dall’a.s. 2019/2020 (delibera n. 1113 dell’8/07/2019).
Chi ha diritto al contributo
Sono destinatari del contributo i figli di genitori deceduti per incidenti sul lavoro, anche durante il tragitto verso il luogo dell’attività che rispettano i seguenti requisiti:
- Status di figlio di genitore deceduto a seguito di infortunio sul lavoro
- Età non superiore a 25 anni al momento della domanda
- Genitore residente al momento del decesso in uno dei Comuni della Regione Emilia-Romagna
- Iscrizione a un servizio socio-educativo per la prima infanzia, scolastico, di ogni ordine e grado, università o istituto per l’alta formazione artistica e musicale (A.F.A.M.) o corso di formazione professionale, compresi corsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) e istituti tecnici superiori ( I.T.S.)
- Isee del nucleo familiare non superiore a 15.748,78€. L'attestazione Isee dovrà essere quella dell'anno in cui si inoltra la richiesta.
In caso di figlio di un lavoratore straniero deceduto sul lavoro, è necessario che il genitore al momento del decesso fosse regolarmente presente sul territorio nazionale (quindi con permesso di soggiorno). Nel caso in cui il permesso di soggiorno fosse scaduto alla data del decesso, è necessario che il lavoratore avesse presentato domanda di rinnovo dello stesso.
Chi può presentare domanda
La domanda di accesso al fondo può essere presentata dal genitore (o da chi ha la rappresentanza del minore) o dallo studente stesso nel caso sia maggiorenne.
Entro quando presentare domanda
Le domande devono pervenire entro il 30 settembre di ogni anno:
- o via pec all'indirizzo progval@postacert.regione.emilia-romagna.it
- o in alternativa tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo:
Regione Emilia-Romagna
Settore Educazione, Istruzione, Formazione, Lavoro
viale A. Moro, 38
40127 Bologna.
Fa fede la data del timbro postale di spedizione.
Le domande ricevute dopo il 30 settembre verranno prese in considerazione se vi è disponibilità di bilancio, nell'ordine di arrivo. Può verificarsi il caso di domande ammesse ma che non hanno ricevuto il contributo per mancanza di risorse. In questi casi saranno di nuovo considerate nel momento in cui sono disponibili i fondi in bilancio.
Le famiglie devono presentare domanda ogni anno (anche se già aventi diritto), perché possono variare le spese sostenute o avere un Isee diverso.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili per la concessione del contributo sono:
- Tasse di iscrizione (se pagate a rate, la domanda di rimborso si presenta solo dopo il pagamento di tutte le rate)
- Rette di frequenza (se pagate a rate, la domanda di rimborso si presenta solo dopo il pagamento di tutte le rate)
- Acquisto libri di testo; per gli iscritti al sistema nazionale di istruzione le spese sono ammissibili solo nei limiti della dotazione libraria adottata annualmente dal Ministero dell'Istruzione per i ragazzi iscritti alle scuole secondarie di 1° e 2° grado
- Acquisto ausili scolastici
- Servizio mensa (qualora tale spesa sia ricompresa nella tassa di iscrizione o nella retta, ciò deve essere chiaramente evidenziato in modo da non dare luogo a doppio rimborso)
- Abbonamento, per uso scolastico, al servizio di trasporto pubblico.
Le spese rimborsabili sono solo quelle effettivamente sostenute, al netto di eventuali riduzioni, agevolazioni o esenzioni e dovranno essere autocertificate sulla domanda di contributo. Per esempio se lo studente ha ottenuto la fornitura di libri gratuita o semigratuita, dalle spese sostenute verrà detratto questo contributo.
La Regione effettuerà controlli a campione delle domande per verificare la veridicità delle dichiarazioni rese (445/2000). Chi presenta dichiarazioni false perde il diritto al contributo.
Le spese dichiarate devono essere documentate, per esempio con scontrino fiscale, ricevuta fiscale, fattura, bonifico bancario. Dal documento si deve comprendere chiaramente il bene o servizio cui si riferisce la spesa.
Importi
Il contributo è pari al rimborso del 100% di quanto presentato e ritenuto ammissibile, nei limiti delle disponibilità di bilancio.
Nell’ipotesi in cui le risorse del bilancio regionale non coprano il fabbisogno di tutti, la Giunta regionale potrà adottare ulteriori criteri di selezione, oltre al reddito, o introdurre tetti massimi di contributo.
Settore Educazione, istruzione, formazione, lavoro
viale Aldo Moro, 38
051.527 3955 – 5688
progval@postacert.regione.emilia-romagna.it