Diritto allo studio
La Regione, ai sensi della Legge regionale n. 26 del 2001, sostiene il diritto allo studio scolastico al fine di contrastare il rischio di abbandono scolastico e supportare gli studenti nei percorsi per l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione e del diritto e dovere all'istruzione e formazione.
Negli Indirizzi regionali triennali – relativi al triennio 2025-2027 approvati dall’Assemblea Legislativa con deliberazione n. 24/2025 – sono definiti gli obiettivi prioritari:
- Garantire l’equità e la parità di trattamento, attraverso l’adozione su tutto il territorio regionale di criteri uniformi per la concessione dei benefici, così da ridurre i divari e assicurare pari diritti a parità di condizioni.
- Assicurare l’universalità dell’accesso: i benefici saranno riconosciuti a tutti gli studenti idonei, superando la logica delle graduatorie e modulando l’entità del beneficio in relazione al numero dei beneficiari e alle risorse disponibili.
- Valorizzare un uso integrato e strategico delle risorse regionali, statali ed europee, per costruire una programmazione unitaria e complementare, capace di ampliare sia la platea dei destinatari sia la tipologia degli interventi, con una visione di sistema che moltiplichi l’impatto pubblico attraverso servizi efficaci e benefici concreti.
La Regione concede benefici, quali borse di studio e contributi per i libri di testo, a favore delle studentesse e degli studenti in difficili condizioni economiche, iscritti ai percorsi di istruzione delle istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo dell’istruzione secondaria o iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionali realizzati dagli istituti professionali o dagli enti di formazione professionale accreditati.
Nello specifico i benefici previsti sono:
- Borse di studio, finanziate sia con risorse statali che regionali, finalizzate a sostenere le spese necessarie alla frequenza scolastica degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del sistema nazionale di istruzione, statali e paritarie;
- contributi per libri di testo, finanziati sia con risorse statali che regionali, iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione, statali e paritarie.
Ogni anno la Giunta regionale, sulla base degli indirizzi triennali, stabilisce i criteri e i requisiti per l’accesso ai benefici e definisce gli importi dei benefici, in funzione del numero degli aventi diritto e delle risorse disponibili, per raggiungere l’obiettivo della massima copertura degli studenti idonei.
Inoltre, la Regione con proprie risorse supporta gli Enti locali nei servizi per il trasporto scolastico, di competenza degli stessi.
Uno sguardo al diritto allo studio universitario
La Regione Emilia-Romagna rende concreto il diritto ad accedere ai più alti gradi dell’istruzione, del sapere e delle competenze, soprattutto agli studenti capaci, meritevoli e in difficili situazioni economiche. Garantisce inoltre uniformità di trattamento su tutto il territorio regionale (Legge regionale n. 15 del 2007)
- Delibera Assemblea legislativa n. 24 del 24/06/2025
Indirizzi regionali per il diritto allo studio scolastico triennio 2025-2027, aa.ss. 2025/2026, 2026/2027, 2027/2028 ai sensi della l.r. n. 26 del 2001. - Decreto legislativo n. 63/2017
Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonchè potenziamento della carta dello studente, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera f), della legge 13 luglio 2015, n. 107. - Legge regionale n. 12 del 30/06/2003
Norme per l'uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro. - Legge regionale n. 26 del 08/08/2001
Diritto allo studio ed all'apprendimento per tutta la vita.
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