Spazio all'educazione 01
01. Inquadramento
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01.1 Analisi Stato di Fatto (1)
Sul totale di 2.807 edifici, circa il 50% (1.408) sono concentrati in sole 3 province: Bologna, Modena e Reggio-Emilia. (Piacenza 214, Parma 235, Reggio-Emilia 380, Modena 441, Bologna 587, Ferrara 243, Ravenna 209, Forlì-Cesena 287, Rimini 205).
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01.1 Analisi Stato di Fatto (2)
Interventi Previsti da Piano Triennale 2018-2020: nel Piano sono stati inseriti 475 interventi (circa il17% del patrimonio complessivo). Di questi, quasi 8 su 10 sono stati presentati dai Comuni. Gli studi di fattibilità lasciano margine per prevedere strategie virtuose anche successivamente. I grandi assenti sono gli istituti afferenti al secondo ciclo di istruzione (14-19 anni), di competenza provinciale.
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01.1 Analisi Stato di Fatto (3)
Interventi Previsti da Piano Triennale 2018-2020: a fronte delle tipologie di interventi previsti, tra i quali prevalgono l'adeguamento e il miglioramento sismico e la messa in sicurezza, bisogna considerare che gli edifici per l'istruzione, in un’accezione più ampia rispetto a quella qui trattata, costituiscono una significativa fetta del consumo di energia dell’intero patrimonio pubblico regionale (ben il 37%, si veda il Monitoraggio del Piano Regionale Energia Clima). Il 48% circa degli edifici è antecedente al 1975, anno cui risale la prima normativa sull’efficientamento energetico (la Legge n. 373/1976).
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01.1 Analisi Stato di Fatto (4)
Edifici costruiti tra il 1921 e il 1945: morfologicamente si può dire che permangano la muratura portante piena, i corridoi ampi e gli atri imponenti del periodo precedente. A ciò si aggiungono le seguenti caratteristiche: - articolazione planimetrica a “L”, “U”, “E” che delimita gli spazi esterni; - ricorrenti elementi decorativi in facciata; - presenza di aperture per consentire le migliori condizioni di illuminazione e areazione nelle aule; - ampie superfici finestrate; - vasti spazi comuni per attività sportive; - rapporto fisico e visivo con l’esterno.
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01.1 Analisi Stato di Fatto (5)
Edifici costruiti tra il 1946 e il 1960: la morfologia prevalente in questo periodo storico: - faceva ricorso ad un’organizzazione attorno a “unità di ciclo”, in cui l’aula e il corridoio perdono centralità e superfici e volumi si riducono; - si iniziano ad utilizzare strutture a telaio e ricercare maggiore apertura e dialogo con l’esterno; - si sperimentano nuove tecniche, materiali industriali poco usuali, che spesso si sono rivelati di bassa qualità.
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01.1 Analisi Stato di Fatto (6)
Edifici costruiti tra il 1961 e il 1975: mella morfologia prevalente in questo periodo storico si riscontra: - una disomogeneità della produzione; - impiego di materiali, finiture, serramenti e impianti di modesta qualità; - una maggiore apertura al contesto urbano; - dal punto di vista spaziale si iniziano a prevedere spazi comuni e ampi spazi distributivi; - si inizia in questo periodo e si prosegue in quello successivo a fare ricorso a moduli prefabbricati per gli edifici scolastici.
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01.2 Diagnosi e obiettivi strategici
Temi Strategici di intervento - Efficientamento energetico e adeguamento impiantistico; - Edifici che ospitano il secondo ciclo di istruzione; - Maggiore sperimentazione su edifici realizzati tra il 1945 e i primi anni ‘70